Si è chiusa la vicenda Ilva. Manca solo il sì al referendum tra i lavoratori. indetto delle organizzazioni sindacali, e il delitto perfetto sarà compiuto.
Così, “delitto perfetto”, l’ha definito il Ministro e vicepremier Luigi Di Maio, riferendosi all'operato di Carlo Calenda, suo predecessore al Mise. Salvo poi essere autore egli stesso del medesimo delitto.
Di Maio ha anche dichiarato che la gara vinta da ArcelorMittal era illegittima. Ha pure chiesto un parere all'Avvocatura dello Stato. Il testo del parere è stato secretato e reso pubblico solo ad accordo firmato. E non dice affatto che la gara sia stata illegittima.
Silenzio del Presidente del Consiglio, prof. in pectore Giuseppe Conte, troppo impegnato forse a ripassare inglese per il suo esame in un concorso universitario indetto solo per lui (anche se, da quanto si apprende, all'esame il premier non si presenterà).
Silenzio dell’altro vicepremier, Matteo Salvini, troppo impegnato nel fare le Facebook live, dove dice all'Italia intera che lui è stato eletto, mica come i giudici, e quindi può fare quel che gli pare e piace (nel silenzio dei costituzionalisti nostrani, che l’eversore era l’altro Matteo).
Confusione a cinquestelle. In campagna elettorale si erano impegnati a chiuderla, l’Ilva. Poi, al Governo, il loro capo politico, vicepremier e ministro plenipotenziario ne ha dichiarato di ogni. Tra delitti e illegittimità varie ed eventuali.
Ha differito l’indifferibile. Ha speso denari pubblici per andare avanti con il commissariamento. E poi però ha siglato l’accordo con sindacati e acquirenti.
Gli assunti, subito, da ArcelorMittal saranno 10.700 lavoratori e avranno l’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori. Rispetto al “testo Calenda” sono previsti più o meno esuberi? L’articolo 18 è una novità oppure no?
Quel che è certo è che la gara non è stata annullata, l’acquirente non cambia, i contenuti dell’accordo rimangono in gran parte gli stessi proposti da Calenda. E il complesso industriale, ormai possiamo dire “ex Ilva”, non chiude.
Per i contenuti dell’accordo, rimando a questo pezzo riportato da "Il diario del lavoro". Buona lettura.
[Ah, l'immagine di questo post, coi contenuti del post, (forse) non c'entra nulla.
Ma mi piaceva e avevo voglia di metterla.]