Lunedì scorso, 4 febbraio 2019, è stato lanciato ufficialmente il Portale del Reddito di cittadinanza,
Il lancio durante una televendita a tutti gli effetti, in diretta streaming.
Protagonista indiscusso Il vice premier e Ministro del Lavoro Luigi Di Maio, un presentatore impeccabile, (va dato atto alla Casaleggio Associati di aver fatto davvero un ottimo lavoro su di lui), accompagnato da un valletto d'eccezione: il (dicono sia) Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte.
Si parte, quindi. Per ora solo un Portale informativo, ma dal 6 marzo 2019 si potrà anche richiedere il Rdc. Ma perché dal 6 di ogni mese? Perché i primi 5 giorni di ogni mese no? Perché il Rdc lo si può richiedere anche alle Poste, e lì i primi 5 giorni del mese sono oberati di lavoro per il pagamento delle pensioni. Perché noi, nell'Italia del 2019 e dei negozi sempre aperti (ci tornerò a breve con un altro post), le pensioni ancora le paghiamo in contanti.
Ma il Rdc non sarà erogato in contanti. Sotto la teca il presentatore Di Maio ho scoperto la Card, un po' come la numero uno di Zio Paperone. Un card ambita, ha lasciato intendere. E questo spiega il tutto: (gran parte del)l'elettorato del Presentatore non ambisce ad un lavoro, ma a una prepagata. In campagna elettorale il Presentatore l'ha promessa, eccola in arrivo.
Sempre lunedì scorso, con questo post, ho raccontato i primi due articoli del Decreto Legge n. 4/2019 (che, ricordo, è in fase di conversione in Legge con possibili modifiche, strano che il prof. Pasquale Tridico, consulente del Ministro Di Maio, non abbia ancora dichiarato che può essere il provvedimento utile per inserirci il decreto sui riders).
Intervallato dal post sul rinnovo del CCNL ApL, vediamo oggi gli articoli 3 (Beneficio Economico) e 4 (Patto per il lavoro e Patto per l'inclusione sociale). In modo acritico, sempre che ci riesca.
BENEFICIO ECONOMICO
A quanto ammonta il Rdc? Quanto sarà caricato sulla Card?
Il Rdc si compone di due elementi:
integrazione del reddito familiare, fino a € 6.000 annui moltiplicato per il parametro della scala di equivalenza (1 per il primo componente del nucleo familiare, incrementato di 0,4 per ogni ulteriore componente di età maggiore di anni 18 e di 0,2 per ogni ulteriore componente minorenne, fino ad un massimo di 2,1);
integrazione del reddito dei nuclei familiari residenti in abitazione in locazione, pari all'ammontare del canone annuo previsto nel contratto in locazione, fino a € 3.360 annui (oppure fino a € 1.800 annui ai nuclei familiari residenti in abitazione di proprietà' per il cui acquisto sia stato contratto un mutuo).
Insomma, si danno più denari a chi ha scelto di stare in affitto rispetto a chi, magari con sacrifici, ha comprato la casa con relativo mutuo. (scusate)
Il Rdc è esente IRPEF, decorre dal mese successivo a quello della richiesta, deve essere fruito entro il mese successivo a quello di erogazione (pena una decurtazione de 20%) e il suo valore mensile è pari a un dodicesimo dell'importo annuo.
Da questa formula magica, ecco spiegato l'ormai mitico importo di € 780 mensili (6.000/12= € 500 + 3.360/12= € 280), che però può aumentare in base al parametro della scala di equivalenza.
Ecco spiegato il mirabolante impatto positivo sul PIL del Rdc. (scusate)
PATTO per il LAVORO e PATTO per l'INCLUSIONE SOCIALE
Provo a sintetizzare al massimo:
il Rdc è condizionato alla DID (dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro), da parte di tutti i componenti maggiorenni del nucleo familiare, salvo che studino; sono esclusi i componenti con disabilità e con carichi di cura (es. con bambini minori di 3 anni);
la DID deve essere resa sulla Piattaforma (anche tramite Patronato) oppure presso i CPI (Centri per l'Impiego), entro 30 giorni dal riconoscimento del Rdc;
il richiedente del Rdc, entro 30 giorni giorni dal riconoscimento del Rdc, è convocato:
dai CPI, se almeno un componente del suo nucleo familiare è in possesso di uno di questi requisiti: senza occupazione da non più di 2 anni, età inferiore a 26 anni, beneficiario NASpI o averne terminato fruizione da non più di un anno, aver sottoscritto un Patto di servizio in corso di validità; oppure, in assenza di tali requisiti:
dai servizi competenti per il contrasto alla povertà dei Comuni;
i beneficiari del Rdc stipulano presso i CPI, oppure - solo se previsto da leggi regionali - presso gli Enti privati accreditati, un Patto per il lavoro;
nel caso in cui il bisogno sia complesso e multidimensionale, i beneficiari sottoscrivono un Patto per l’inclusione sociale.
Perché prima arriva la Card, poi cerchiamo un po' di provare a capire se e come farti lavorare. È il mix diabolico tra assistenz(i)a(lismo) e politiche attive del lavoro. Invece di imparare e copiare da chi in Europa già lo fa, ci inventiamo noi, padroni a casa nostra, qualcosa di originale, al massimo comprando il know-how dal Mississippi (USA). (scusate)
I beneficiari del Rdc devono i) collaborare alla redazione del bilancio delle competenze e ii) accettare espressamente gli obblighi e rispettare gli impegni previsti nel Patto per il lavoro, che sono:
registrarsi sull'apposita piattaforma digitale e consultarla quotidianamente quale supporto nella ricerca del lavoro; [consultazione quotidiana? ogni giorno? ma ci sono o ci fanno? (scusate)]
svolgere ricerca attiva del lavoro (il Patto per il lavoro individua il diario delle attività settimanali);
accettare di essere avviato ai corsi di formazione o riqualificazione professionale;
sostenere i colloqui psicoattitudinali e le eventuali prove di selezione finalizzate all'assunzione;
accettare almeno una di tre offerte di lavoro congrue (sulla congruità, rimando al Portale ufficiale o, per chi vuole leggere la norma, all'art. 4, comma 9, del DL n. 4/2019).
Avremo un aumento dei disoccupati che, per ottenere il Rdc, usciranno dallo status di inattivi? Sarà utile (e voluto) per avere deroghe in Europa? (scusate)
Nel prossimo e ultimo post sul Rdc, un pot-pourri: i) Richiesta e erogazione del beneficio (tempi scanditi alla lettera) ii) Piattaforme digitali (sogno o son desto?) iii) Sanzioni (si entra nel penale eh) iv) Incentivi per l'impresa e per il lavoratore (il sud fa il pieno?) v) Assegno di ricollocazione (cancellato il Jobs Act) vi) Disposizioni finanziarie (miliardi di euro e i mitici Navigator).
[to be continued...]