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Andrea Morzenti

Quello che fate, fatelo bene

Aggiornamento: 12 dic 2023




“Quello che fate, fatelo bene”.

È stata questa la confidenza che mi ha fatto Pietro il muratore. Pietro ha lavorato alla costruzione della diga. E ha lavorato bene, mi ha detto. Il crollo della diga l’ha portato via senza che prima potesse fare il testamento. La sua confidenza, ci ha tenuto a dirmi, è il suo testamento.


Oggi, 1 dicembre 2023, sono cento anni dal disastro del Gleno. Alle 7:15, la mattina del 1 dicembre 1923, la diga del Gleno è crollata provocando 359 morti accertati.

E questa mattina sempre alle 7:15 nella piccola chiesa di Bueggio frazione di Vilminore di Scalve, il primo paese travolto dal disastro, sono iniziate le celebrazioni religiose e civili in ricordo.

In una giornata piovosa in Val di Scalve, come piovosa era quella di cento anni fa.


“Quello che fate, fatelo bene” è stato il passaggio che più mi è piaciuto dell’omelia tenuta dall’Arcivescovo di Milano Mario Delpini durante la Santa Messa a Bueggio.

È un bellissimo messaggio a tutti noi. Io me lo porto a casa nel giorno del ricordo dei cento anni dal disastro. Perché fare le cose non basta, occorre farle bene.

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