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  • Andrea Morzenti

Grazie Presidente. Grazie Mattarella. Un gigante.


Domenica 27 maggio 2018, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha spiegato al Paese, in diretta, le motivazioni per cui non ha accettato la proposta del Presidente del Consiglio incaricato, Giuseppe Conte, di nominare Paolo Savona Ministro dell'Economia.

E abbiamo discusso, ne ho discusso anch'io, se ha fatto bene o se ha fatto male.

Poi ci ho ripensato. E il punto, secondo me, non è se ha fatto bene o se ha fatto male. Ma se ha interpretato in modo corretto il sul ruolo di Capo dello Stato.

 

Provo a spiegarmi.

Sicuramente Sergio Mattarella è contrario all'uscita dell'Italia dall'Euro.

E allora, se questa è la sua convinzione, se avesse voluto perseguire un interesse di parte, (probabilmente) ben avrebbe fatto a nominare Paolo Savona all'Economia, facendo così nascere il Governo Conte. Un governo con una maggioranza risicata di seggi, un governo con un programma di promesse mirabolanti difficilmente perseguibili. Con buona probabilità, il Governo Conte sarebbe durato poco, certificando il fallimento dell'alleanza e delle politiche di Cinquestelle e Lega.

Invece no. Non ha voluto perseguire un interesse di parte.

Ha fatto il Capo dello Stato, super partes. Ha fatto gli interessi di tutti noi.

Come? Spiegandoci che la scelta se rimanere nell'Euro o uscirne è una scelta delicata e fondamentale. Per l'Italia, per l'Europa. Per noi, per i nostri figli. E allora va ragionata. E va inserita nei programmi elettorali e discussa in campagna elettorale. E sottoposta al voto degli elettori. Perseguita alla luce del sole, non di nascosto.

Questo potrebbe portare Cinquestelle e Lega a ottenere percentuali ancor più alte alle prossime elezioni (così dicono i sondaggi)? Può essere.

Ma, a quel punto, l'uscita dall'Euro dovrà essere esplicita nei loro programmi, non solo nei tweet o nelle felpe. E se saranno alleati e se avranno la maggioranza dei seggi in Parlamento, chissà magari Paolo Savona sarà nominato da Sergio Mattarella Presidente del Consiglio dei Ministri.

Ecco, Sergio Mattarella per me è stato impeccabile, interpretando in modo ineccepibile il suo ruolo di garante della Costituzione. Non deve fare bene o fare male gli interessi di parte. Deve fare, come ha fatto, il Presidente della Repubblica.

E io per questo lo ringrazio.

Qui di seguito il suo discorso integrale. Da sentire e risentire. Come si dice in questi casi, da mandare a memoria.


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