Mario Draghi, da Presidente del Consiglio dei ministri, in un anno e mezzo al Governo non ha mai rilasciato interviste ai giornali. Giorgia Meloni, da solo un mese e mezzo a Palazzo Chigi, rilascia oggi una intervista di due paginone al Corriere della Sera.
Forse è più facile fare così rispetto a stare a rispondere in conferenza stampa, dove ci dice di non aver tempo perché deve scappare in Coldiretti.
Ma chissà se è anche perché il suo predecessore non aveva bisogno del Corrierone.
Nella lunga intervista Meloni dice che la Manovra è stata approvata dai leader e quindi esclude che venga stravolta.
Nel frattempo, l’articolo della Manovra su Opzione Donna, che nella bozza circolata nei giorni scorsi era semplicemente un foglio bianco, pare sarà stravolto e non conterrà più il riferimento al numero dei figli che più sono e prima le donne mamme potranno andare in pensione.
La norma sui POS, obbligatori solo per pagamenti sopra i 60 euro, pare sarà stravolta pure quella perché l’Europa ha già fatto sapere che così non va, dato che verrebbe meno l’impegno a contrastare l’evasione fiscale propedeutico per i denari del PNRR.
Da ultimo, chi ha letto la bozza mi ha fatto notare che nell'articolo della Manovra dedicato agli incentivi alle assunzioni mancava, in tutte le norme citate, l’indicazione dell’anno. Insomma, c’era solo il numero e non si capiva nulla. Nel testo bollinato, gli anni – fortuna – sono miracolosamente comparsi.
Stravolgimento questo forse no, ma quantomeno utile.
Chissà cos'altro sarà stravolto durante il (pochissimo) mese dei lavori parlamentari. Ma con l’accordo dei leader tutto si fa e tutto si stravolge.
Tanto sui giornali e al bar si parlerà solo di contanti e POS come se il problema fosse solo come spenderli e non anche e soprattutto come guadagnarli, i denari.
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