Referendum, tra firme e quorum
- Andrea Morzenti
- 12 mag
- Tempo di lettura: 2 min

Il dibattito sui referendum del 8 e 9 giugno prossimi è bellissimo. Nessuno che parla del merito, solo slogan. Il più bello credo sia di Maurizio Landini: “chi non vota, vuole il lavoro precario” (o, insomma, qualcosa del genere). Ma che vuol dire?
È del tutto evidente come la partita referendaria sia diventata un voto (o un non voto) contro o a favore del governo. Il capro espiatorio è sempre il mitico jobs act voluto da Renzi e votato dal Pd. Ora il Pd lo vuole abrogare per affossare il governo. Bravi voi se ci capite il senso, giuridico ovviamente, non politico che è fin troppo chiaro.
Due righe sul merito le scriverò prima o poi, anche se davvero faccio molta fatica. I miei piccoli lettori (cit.) mi perdoneranno se alla fine non scriverò nulla.
In questi giorni ragionavo però sull’istituto in sé. Quante firme servono per promuovere un referendum, quanti voti servono perché sia valido (quorum). Fermo restando che l’astensione è scelta legittima e democratica, non scherziamo cara Elly Schlein, lo disse pure Giorgio Napolitano.
Firme, ne servono cinquecentomila. Quorum, il cinquanta percento più uno degli aventi diritto.
Pensavo, visto che rispetto al 1948 siamo molti di più e che ora si può firmare anche con SPID & Co., e dato che ormai si referenda un po’ su tutto, troppo e a casaccio, perché non aumentare a un milione il numero di firme richieste?
E poi, perché non ipotizzare un quorum diverso, più basso, che ne so il cinquanta per cento più uno degli elettori all’ultima tornata delle elezioni politiche?
Un po’ più difficile proporre un referendum, un po’ più semplice ottenerne il quorum.
Urca: cerca, fruga, smania e pesta (cit. mia nonna) e poi mi accorgo che questa proposta stava nella riforma costituzionale di colui il quale ideò anche il jobs act.
Pensa se quella riforma fosse passata invece che affossata da un referendum di altra natura. Ora, l’8 e il 9 giugno, avremmo un quorum più basso e con ogni probabilità il jobs act abrogato.
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