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  • Andrea Morzenti

Come portar l'acqua al mulino dei cinquestelle


E quindi le elezioni son passate. Han vinto in due: Grillo e Salvini: faranno un governo assieme? Staremo a vedere. Intanto io, su questo blog, lo scrissi due mesi fa (Mi alleo con te, poi governo con lui).

Nell'attesa del nuovo governo, mi è capitato di leggere un articolo di Luisella Costamagna sul Fatto Quotidiano, dal titolo "Caro Renzi, Lei e il PD avete perso credibilità". Racconta la storia (vera?) di una cassiera di un supermercato vessata dal Jobs Act. La faccio breve: grande fratello e licenziamento libero.

Ecco qui il pezzo, recuperato direttamente dal profilo twitter della autrice:

 

Ora, al di là delle evidenti - passatemi il temine - baggianate sui contenuti giuslavoristici:

  1. il Jobs Act non ha introdotto alcun grande fratello (sui controlli a distanza ne ho scritto qui quando tutti parlavano dei braccialetti di Amazon)

  2. le nuove regole sui licenziamenti non si applicano ai lavoratori già assunti al 7 marzo 2015 e, comunque, l'art. 18 del 1970, quello che prevedeva sempre la reintegra, è stato superato - per tutti - dal 2012 dal Governo Monti (qui un approfondimento)

l'articolo della sig.ra Costamagna ha confermato quello che sostengo da tempo.

E cioè che l'attacco continuo, su tutto, su ogni provvedimento, su ogni presa di posizione, su ogni atteggiamento, insomma su tutto quanto detto e fatto, o anche solo pensato, da Matteo Renzi non avrebbe fatto altro che favorire il Movimento 5 Stelle.

Certo il Fatto Quotidiano, è fatto notorio, lo fa scientemente. Marco Travaglio & C. da tempo sostengono il Movimento di Beppe Grillo. E l'articolo in oggetto ne è solo una conferma.

Ma il mio pensiero corre alla Sinistra (la scrivo così per ricomprendere un po' tutti: Civati, Fassina, Speranza, Frattoianni, D'Alema, Bersani, vari ed eventuali). Attacchi in linea con quelli del Fatto Quotidiano.

Ricordate il Referendum Costituzionale? E la deriva plebiscitaria, e l'uomo solo al comando, e il combinato disposto con l'italicum, e...

E idem sul Jobs Act. E la precarizzazione del lavoro, e lo sfruttamento dei lavoratori, e i voucher, e...

Finché la Sinistra si è staccata (anche formalmente) dal PD del brutto e cattivo Renzi, ha corso da sola alle elezioni sotto la lista Liberi e Uguali e ha ottenuto un misero 3%. Cioè lo stesso risultato di SEL di Nichi Vendola di 5 anni fa.

E dove sono finiti allora tutti i voti persi dal PD? Non lo dico certo solo io, i flussi elettorali lo spiegano chiaramente: la maggior parte di questi voti sono confluiti nel Movimento 5 Stelle. Insomma: attacchi Renzi, lo indebolisci, fai la stessa narrazione del Fatto Quotidiano, ma non prendi un voto che sia uno. Tutti i voti che togli a Renzi, che togli al PD, li consegni ai cinquestelle.

Insomma: il Fatto Quotidiano ha portato l'acqua al proprio mulino (che è quello dei cinquestelle), mentre la Sinistra, invece di portarla al proprio, l'ha portata (anche lei) al mulino dei cinquestelle.

E il capolavoro della Sinistra sarebbe davvero compiuto, e torno alla premessa di questo post, se davvero avremo un governo Grillo-Salvini.

Chapeau!

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