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Ho intervistato Conte

  • Immagine del redattore: Andrea Morzenti
    Andrea Morzenti
  • 15 giu 2020
  • Tempo di lettura: 4 min


Era sconosciuto ai più, si definì l’Avvocato del Popolo. Provò a portare Paolo Savona al Ministero dell’Economia, per farci uscire dell’Euro; Mattarella lo bloccò. È riuscito nell'impresa di governare prima assieme a Salvini e ai suoi decreti sicurezza e poi, nel giro di poco più di un anno, con Zingaretti che lo ha definito un punto di riferimento per tutti i progressisti, con Speranza/Bersani la sinistra più sinistra del Parlamento, e pure con Matteo Renzi che è tutto dire visto che a Chigi ci vede bene solo sé stesso.

È chiaro a tutti ormai che Giuseppe Conte, ora più famoso dell’altro Conte Antonio, ha doti e capacità nonché, credo, almeno un Santo in Paradiso (di sicuro Padre Pio). Gli ultimi sondaggi lo danno in crescita, ed è pure - parere personale - il Presidente del Consiglio più elegante di sempre.


Venerdì scorso ha rilasciato 6 interviste a 6 quotidiani diversi: qualcuno ha scritto che neanche Gigi D’Alessio quando promuove(va) un suo tour. In questi giorni direttamente da Villa Pamphili ha concesso una breve intervista pure a me.

 

DOMANDA. Presidente, ieri il Corriere pubblica un’intervista a Mimmo Parisi - Presidente ANPAL - con cui gli si chiede conto di 160 mila euro di rimborsi spese. Cosa ci può dire, cosa sa, a riguardo?

RISPOSTA. Il Professor Domenico Parisi è stato scelto da Luigi di Maio per guidare l’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro (Casalino ha chiesto di scriverlo per intero perché in pochi conoscono il significato dell’acronimo ANPAL, ndr) vista la sua enorme esperienza, maturata oltreoceano, nell'incrociare i dati di domanda e offerta di lavoro. Sono fermamente convinto che questa sua esperienza porterà risultati. È la persona giusta al posto giusto. I navigator con lui sono davvero in ottime mani.


D. Con la cassa integrazione COVID-19 si registra più di un problema. Molti lavoratori non hanno ancora ricevuto l’assegno e la fruizione delle 18 settimane massime come suddivise dal decreto Rilancio (9 settimane, a cui se ne aggiungono 5, dal 23 febbraio al 31 agosto e altre 4 ma solo tra settembre e ottobre) rischia di lasciare scoperte molte aziende. In questa situazione, l’annunciata (ulteriore) proroga del divieto di licenziamento è sempre più a rischio incostituzionalità?

R. Con i decreti del mio governo abbiamo prima curato l’Italia, poi abbiamo dato liquidità al sistema delle nostre imprese e, ultimo ma non ultimo, abbiamo rilanciato il nostro Paese. È stato un intervento poderoso, unico nella storia italiana, tre decreti che soli fanno più di una legge di bilancio. Pasquale Tridico, la persona giusta a guidare l’INPS in un momento delicato come questo che stiamo vivendo, sta supervisionando tutto e la continua interlocuzione in essere con la Ministra Nunzia Catalfo sta dando ottimi frutti. Aggiungo poi che col Ministro Gualtieri stiamo scrivendo, in queste ore, un nuovo decreto legge che consentirà di anticipare le 4 settimane di cassa integrazione senza attendere il mese di settembre (chissà come lo chiameranno, magari Richiamo del Rilancio, questo Casalino non l’ha voluto dire, ndr).


D. L’Italia è alle prese con il COVID-19 ormai da quattro lunghi mesi. La regola delle “tre T” (trace, test and treating, ndr) è ancora lontana da essere implementata e l’app Immuni rischia così, oltre che a essere tardiva, di servire a poco o a nulla. Gli Stati Generali sembrano, mi permetta Presidente, una sorta di passerella del governo e un altro differimento di decisioni sempre più urgenti, quasi solo a voler prendere tempo. Il luogo deputato a prendere decisioni dovrebbe essere là dove ci sono i deputati, come ha ricordato Mattia Feltri in un suo editoriale sull’HuffPost, non trova?

R. Guardi, nessuna passerella e nessun differimento. Il Paese deve restare unito e compatto, come ci ha ricordato il Capo dello Stato a cui va il mio sentito ringraziamento. In questi giorni gli Stati Generali servono a raccogliere idee e a confrontarci tutti assieme. È un momento straordinario di interlocuzione.


D. Dagli Stati Generali passando per le numerose task force, ultima quella di Vittorio Colao che, nei giorni scorsi, Le ha consegnato il risultato del suo lavoro. A me però ricorda il lavoro dei saggi di Napolitano, quando eravamo in stallo perché non si riusciva a formare un governo. Ora però un governo l’abbiamo, il Suo. Non crede che questo lavoro sia di pertinenza dei Ministeri, del Governo e del Parlamento (appunto luogo deputato coi deputati)?

R. Il lavoro di Colao, a cui assieme a tutti i componenti della sua task force vanno i miei ringraziamenti, è di straordinaria importanza. Tante idee puntuali su cui stiamo già lavorando in un vortice di interlocuzioni che produrranno un poderoso provvedimento (Casalino dice che non ha ancora deciso come sarà chiamato questo nuovo provvedimento, salutandoci mentre sta supervisionando la preparazione del red carpet, ndr).



P.S. Al premier Conte, ma anche al Presidente della Lombardia Fontana, mi piacerebbe chiedere conto di come hanno gestito l’emergenza sanitaria COVID-19 in Val Seriana, che ha avuto pesanti riflessi negativi anche lassù tra le montagne della “mia” Val di Scalve. Per provare a capire le responsabilità politiche di quanto accaduto (ecco, su questo sarebbe bello non affidare il nostro futuro alle inchieste della magistratura, in un continuo confondere responsabilità politiche con responsabilità penali).

Ma certo su questo non è lecito scherzare in un’intervista immaginaria. Ai tanti morti di quelle valli e alle loro famiglie, una preghiera.



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