Dal mio ciclista, meccanico, si parla che è una meraviglia. È il bello delle botteghe di prossimità.
- Si può uscire dal Comune in bicicletta?
- Certo che si può, il dipiciemme non pone limiti all’attività sportiva se individuale e all'aperto, dico io (e non solo io).
- Eh, ma io ho letto sul giornale che non si poteva quando eravamo zona rossa o arancione, sei sicuro che potevo? Intanto, per non correre rischi, mi sono comprato i rulli, 900 euro...
Leggere le norme vs. leggere i giornali (che già è un passo avanti rispetto a Facebook).
Esco dal mio ciclista, dopo una lunga chiacchierata, e vado su Twtter.
Lì leggo di una tizia che lavora, credo, in un supermercato. Che scrive: “Come da decreto è consentito l’accesso al supermercato ad un solo componente per famiglia, e li vedi entrare marito e moglie con due carrelli. Oppure l’uno prima l’altra dopo tre minuti”.
Le chiedo quale articolo, quale comma, di quale decreto. Nessuna risposta.
Allora mi sposto sul Corriere della Sera, un mio carissimo amico lo chiama da sempre il Corrierone; insomma, come dire, una garanzia. Dice, il Corriere, che “Nelle giornate del 25 e del 26 dicembre 2020 e del 1° gennaio 2021 sarà consentito lo spostamento tra Comuni, che va tuttavia ancora formalizzato”.
C’è un Decreto Legge in vigore; la formalizzazione sarebbe l’approvazione da parte del Parlamento della sua Legge di conversione (con modifiche)? Siamo alle comiche.
Siamo un Paese così. Le norme applicate secondo la lettura che ne dà Fiorenza Sarzanini sul Corriere della Sera o Davide Cassani in qualità di Commissario Tecnico della Nazionale di ciclismo.
[Sì, lo so, qui salto alcuni passaggi, ma va così]
Fortuna che oggi (ieri per chi legge) passa la Santa Lucia. Certo che è vero, me l’han detto mia mamma e mio papà.
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